Disseminazione

I.T.I.S. G. Vallauri

Disseminazione-brAIn-De-Rossi-18.05.2022-mBot

In data 18.05 il nostro Istituto ha fatto “visita” alla scuola media “De Rossi” dell’Istituto Comprensivo Velletri Sud Ovest nell’ambito del progetto #brAIn per una prima “disseminazione” sul territorio.

Le classi 2A e 2G hanno potuto sperimentare un primo approccio all’AI.
Ospite d’onore della mattinata il piccolo mBot con la sua SmartCamera:

mBot in action!

Gli argomenti della mattina sono stati svariati e studenti e docenti si sono “appassionati” alla discussione.
Sono stati proposti alcuni video in cui compare in maniera differente il tema dell’AI:

Avengers, Sophia, Tesla… Project Emma… un video “toccante” in cui si vede come l’AI possa essere messa al servizio di chi è sofferente.

Grazie agli spunti offerti ma Massimo Chiriatti (Chief technical and innovation officer di Lenovo) in un recente video dell’AIWEEK 2022 https://www.youtube.com/watch?v=0gPaaDLOJLk si sono affrontati temi legati all’etica.

Ci ha fatto piacere ricordare le parole del premio nobel Giorgio Parisi:

La scienza è come i fari di una macchina nella notte: ci servono per vedere al buio, ma poi è il guidatore a prendere le decisioni

Nel gergo comune si sente dire che quella macchina ha deciso o quel robot ha preso una decisione… 

in realtà quello che accade dietro le quinte è che la macchina ha svolto un’operazione algoritmica (ha svolto dei calcoli) ed il risultato sembra una decisione che però non ha nulla a che vedere con le decisioni che vengono prese dagli uomini. Gli uomini decidono in base all’istinto ed alla logica (in altre parole in base alle emozioni ed al metodo scientifico).

Una macchina può essere competente nel lavoro per cui è stata programmata (sa fare quello specifico lavoro); può essere intelligente in un determinato ambito (sa giocare e vincere a scacchi) ma non ha una intelligenza generale (giocare a scacchi non implica che la macchina sappia cantare).

Una macchina non ha coscienza.


Ed ancora ci ha aiutato Federico Faggin:

Per essere consapevole la macchina dovrebbe provare sensazioni e sentimenti, invece la sua capacità sensoriale si ferma ai segnali elettrici, e da questi può generare altri simboli per causare qualche azione, ma tra il riconoscimento simbolico e l’azione programmata, la macchina non prova nulla. Si potrebbe dire che c’è buio dentro una macchina, ma sarebbe un’affermazione solo “poetica” perché il concetto di “dentro” non esiste per una macchina. È proprio la coscienza quella che crea l’interiorità che sperimentiamo.

Ci siamo salutati con la promessa che a partire dal prossimo anno faremo “grandi cose” insieme!